Skip to main content
Seleziona lingua:
Una nuova mappa per descrivere il complesso monumentale del Santuario
|

Una nuova mappa per descrivere il complesso monumentale del Santuario

All’evento del 27 agosto anche la figlia dell’artista Francesco Corni

In collaborazione con la Fondazione Corni, l’innovativo strumento a disposizione di pellegrini e visitatori per esplorare la basilica e la sua storia

Tra le novità che saranno presentate nella mattinata di sabato 27 agosto, nell’aula Bona di Casa Regina Montis Regalis, ci sarà la nuova mappa del complesso monumentale a disposizione di pellegrini e visitatori. Uno strumento illustrato con un disegno che ha alle spalle una storia affascinante.
Si tratta della tavola realizzata da Francesco Corni e pubblicata per la prima volta sulle pagine di “Bell’Italia” nel 1995. L’illustratore modenese, scomparso nel 2020, ha messo a frutto le competenze di rilevatore archeologico per realizzare disegni per le soprintendenze e per la stampa periodica. I suoi lavori sono apparsi, oltre che su “Bell’Italia”, anche su “Bell’Europa”, “Antiquariato” e su svariate riviste europee; su guide turistiche e pannelli illustrativi. Tra i libri a sua firma, spicca “Aosta, la città romana”, premiato nel 1990 con il prestigioso riconoscimento “Willien”. Tra i monumenti “radiografati” da Corni c’è, appunto, anche il Santuario di Vicoforte: proprio quella tavola è stata scelta dal team di ACD e dall’Amministrazione del Santuario per diventare il perno intorno a cui costruire una mappa divulgativa, che aiuti il visitatore a orientarsi all’interno degli spazi del complesso monumentale. Una scelta che intende anche valorizzare e divulgare la tavola stessa, di grande valore artistico, e consente di apprezzare il talento, la passione e la competenza dell’artista scomparso.
Così si è instaurata una collaborazione con Elisabetta Corni, figlia di Francesco, presidente della fondazione che tutela e promuove il lavoro del disegnatore per le nuove generazioni. In particolare, la Fondazione Corni ETS nasce con il duplice obiettivo di mettere in sicurezza gli originali dell’artista, in modo che si conservino nel tempo, e di farli vivere, valorizzarli e utilizzarli con progetti didattici, di promozione della cultura e del turismo. Le illustrazioni custodite nell’archivio Corni possono essere un mezzo per far conoscere i beni del territorio italiano ed estero, consentendo di apprezzarne la bellezza e la storia. Il Santuario di Vicoforte ha avuto l’onore di essere il primo monumento di questo filone d’attività: anche Elisabetta Corni sarà presente all’evento di presentazione il 27 agosto a Casa Regina Montis Regalis.
 
 «Durante tutta la sua vita, Francesco ha scelto il disegno come mezzo per comunicare la storia e l’archeologia, sia perché era un mezzo a lui congeniale, sia perché è un linguaggio universale e immediatamente comprensibile – spiega Elisabetta Corni –. I suoi disegni rispondono contemporaneamente a molte esigenze, sintetizzano in un’immagine sola migliaia di informazioni storiche e artistiche, di tempi e di spazi differenti, senza mai trascurare l’aspetto della bellezza del disegno che per lui era il modo per catturare l’attenzione del lettore».
 
La Fondazione vuole ora continuare a raccontare le storie che Francesco ha iniziato, sia utilizzando il suo generoso lascito, sia creando progetti nuovi facendosi promotore della continua ricerca in ambito della didattica della storia e dell’architettura italiane ed europee.
 «Abbiamo trovato molto importante l’operazione del Santuario di Vicoforte – commenta Elisabetta Corni –, che ha voluto rimettere in gioco il suo sistema comunicativo e offrire ai visitatori una nuova immagine e un design volto a semplificare le informazioni; l’arte, il design, la grafica hanno l’importante compito di rendere la visita ai luoghi storici un’esperienza semplice, gradevole e da consigliare ad altri. Il Santuario ha colto in pieno la sfida e la Fondazione ringrazia per avere pensato a Francesco Corni e alla suo disegno in spaccato come immagine di sintesi da utilizzare sul sito e sui materiali divulgativi».