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Storia e arte

L’archivio storico

L’archivio storico

Nel 1982, in occasione del terzo centenario della prima incoronazione, l’amministrazione del Santuario ha deciso di riunire tutte le carte del suo archivio, smembrato nell’Ottocento, e di metterle a disposizione degli studiosi previo lavoro di riordino, riaccorpamento, schedatura e inventariazione.

Fino ad allora l’archivio era diviso in due parti: una conservata nell’ex cappella del Seminario Minore, e l’altra nella Curia vescovile di Mondovì.

Per interessamento del rettore don Mario Ansaldi, del prefetto di sacrestia, don Enrico Nasi, e dell’amministrazione del Santuario, queste sono state riunite e hanno trovato degna sistemazione in alcuni locali della palazzata del Santuario, insieme con la parte superstite della biblioteca dei Cistercensi. In seguito ulteriori ricerche nei locali del Santuario e dell’ex monastero hanno permesso di recuperare molta altra documentazione relativa soprattutto ai lavori dell’Ottocento e del Novecento, alle Scuole Apostoliche e alla preziosa opera dell’ingegner Martino Garro, direttore tecnico negli anni anni 1939-1968, tra cui i suoi quaderni di cantiere.

Nonostante le dispersioni intervenute nel corso dei secoli l’archivio documenta, con abbondanza di testimonianze, la storia del tempio mariano cresciuto intorno al pilone della Madonna di Vico.

La parte più cospicua rispecchia l’ordinamento che gli diedero i monaci nel Settecento, ripartito in faldoni distinti per lettere dell’alfabeto, con i relativi inventari del tesoro. Oltre ai documenti riguardanti la costruzione della chiesa e le opere fiorite intorno ad essa, l’archivio comprende anche un nucleo superstite di “Scritture di Casa Ceva”, pervenute in seguito alla donazione dell’ultimo esponente della dinastia dei Ceva, il marchese Alberto, che, fattosi cappuccino a Genova nel 1601 col nome di fra Arcangelo, fondò il Pio Istituto degli Orfani e alla sua morte lasciò erede universale la Madonna di Vico.

Il manoscritto più importante, oltre al “Libro delli Conti del ricevuto et dello speso per la fabbrica della Madonna del pilone di Vico”, tenuto da Cesare Trombetta dal settembre 1594 al marzo 1596, è costituito dalle “Memorie intorno alla Santissima Vergine di Vico (1595-1601)”, trascritte nel 2002 dal professor Paolo Cozzo e corredate da un notevole studio introduttivo.