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Maggio in Santuario
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Maggio in Santuario

Il mese di maggio è da sempre, per molti fedeli e devoti, mese dedicato alla Madonna: tempo speciale per un Santuario dedicato a Maria. Trentuno giorni che offrono a tutti l’occasione per raccogliersi intorno alla Vergine e dedicare del tempo alla preghiera, con un’intenzione speciale. Il Santuario di Vicoforte si propone di celebrare il mese di maggio invitando tutte le componenti della Diocesi a raccogliersi in preghiera davanti al Pilone della Regina del Monte Regale. Ecco il calendario delle celebrazioni che vanno ad aggiungersi alla “Grande sinfonia di preghiera” che ci condurrà verso il Giubileo speciale 2025. Il 1º maggio, in sintonia anche con la festa civile, sono invitati a partecipare in modo particolare tutti i lavoratori. Il 5 maggio l’invito è rivolto principalmente alle famiglie i cui genitori hanno portato il fiocco del loro neonato a Maria Bambina. Il 12 maggio le mamme, specialmente quelle che aspettano un figlio, il 19 maggio sono attesi anziani e malati. Il 26 maggio la sinfonia non è solo una metafora: le corali e i cori della Diocesi avranno un momento dedicato a loro. Infine, venerdì 31 maggio, si concluderà il cammino svolto del mese. Per ciascuna di queste giornate il programma prevede: il Rosario alle 17.20, la S. Messa alle 18. Infine, per concludere la giornata in modo conviviale, presso il chiostro e il giardino di Casa “Regina” dalle ore 19 sarà possibile su prenotazione consumare un aperitivo a partire da 6 euro. «Il mese di maggio, dedicato a Maria, è una dimensione speciale per il nostro Santuario – spiega il rettore – vogliamo ritrovare e valorizzare questa antica tradizione, dando l’opportunità a tutti i fedeli di avere un momento a loro dedicato, perché ognuno abbia l’opportunità di celebrare nella preghiera questo mese mariano di fioritura spirituale, di primavera dell’anima. Come ha scritto San Girolamo: «La terra ha dato il suo frutto. Prima ha dato il fiore. Si dice nel Cantico dei cantici: “Io sono il fiore del campo e il giglio delle valli”».