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Comunicare un’identità: nuovi strumenti per il Santuario di Vicoforte
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Comunicare un’identità: nuovi strumenti per il Santuario di Vicoforte

Sabato 27 agosto la presentazione di “Da terra a cielo” a Casa Regina Montis Regalis
Il nuovo logo e il concept grafico alla base del progetto di comunicazione. La nuova mappa realizzata in collaborazione con Fondazione Corni

Una riflessione profonda sull’identità del Santuario, sulla sua storia e sulle sue forme artistiche e architettoniche. È partito da qui il lavoro fatto da ACD – “Agenzia di Comunicazione Disintegrata”  di Mondovì insieme all’Amministrazione del Santuario di Vicoforte, per mettere a punto il nuovo progetto comunicativo del polo spirituale. Il progetto “Da terra a cielo” è stato reso possibile dal finanziamento della Fondazione CRT nell’ambito del bando “Santuari e Comunità” ed è stato presentato nella mattinata di sabato 27 agosto, a Casa Regina Montis Regalis, alla presenza di un folto pubblico, tra cui numerosi rappresentanti degli enti del territorio e autorità.

«Quando abbiamo messo a punto questo bando abbiamo cercato di individuare parole che fossero rappresentative – ha spiegato Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione CRT, anche lui presente a Vicoforte, illustrando il senso dell’iniziativa – Comunità è una parola a cui tengo moltissimo. Indica un concetto che è fondamentale per i Santuari, che sono tradizionalmente luoghi della comunità, ovvero spazi che acquistano significato nell’incontro delle persone. Il Santuario è un luogo d’incontro e deve riacquistare questo ruolo nel presente e soprattutto nel futuro». Il Rettore del Santuario don Francesco Tarò e il vicario generale della Diocesi di Mondovì don Flavio Begliatti hanno portato alla platea il loro saluto. L’evento è entrato nel vivo con la presentazione dei nuovi strumenti messi a punto dal team di lavoro. Stefania Trombetta, coordinatrice del progetto per l’Amministrazione del Santuario, ha fatto il punto sugli obiettivi che si è cercato di perseguire nel realizzare quello che è, a tutti gli effetti, un vero e proprio concept grafico e concettuale, che caratterizzerà ogni elemento legato al Santuario. «Abbiamo voluto cercare di mettere in campo qualcosa che abbia un significato profondo, legato anche alla dimensione artistica-spirituale, e non solo un semplice marchio da replicare. La nostra intenzione primaria, nello sviluppo dei contenuti narrativi, è stata riportare l’attenzione sulla sacra icona della Madonna del pilone di Vico che ha originato la devozione, poichè è la Vergine Maria il vero centro e l’ideale motivo di questo singolare capolavoro di fede e di arte. Inoltre, nel realizzare la mappa e il sito web, abbiamo voluto descrivere il Santuario e le strutture che lo circondano come complesso monumentale, sottolineando anche il valore storico dell’ex-monastero cistercense e della palazzata. Luoghi che saranno valorizzati anche nei percorsi delle visite guidate»Alessandro Casti e Anna Olmo, titolari di ACD, hanno intrapreso la loro spiegazione a partire dal logo e dal concept grafico inventato per l’occasione. «Un logo non deve essere bello in senso stretto: deve essere prima di tutto gradevole e funzionale – la spiegazione di Casti – in questo caso si presta a rielaborazioni in colori diversi ed è riconoscibile anche nelle applicazioni più diverse, come possono essere gli oggetti di merchandising». «Abbiamo voluto creare un qualcosa che avesse una sua forza, un suo significato – è la sintesi di Anna Olmo – è ispirato alle geometrie dell’architettura e alla palette di colori della basilica, dalle pietre ai colori dell’affresco». I titolari di ACD hanno mostrato, per la prima volta, il sito internet, completamente rinnovato e messo online in mattinata. La veloce visita guidata alla piattaforma e ai suoi contenuti ha toccato anche il tema dell’interazione tra analogico e digitale: ovvero il sistema di qr code, che consentiranno rimandi al sito per i visitatori, tramite cartellonistica ma soprattutto tramite la nuova mappa realizzata per l’occasione.

Al centro della mappa, che sarà a disposizione dei pellegrini e dei visitatori, c’è la tavola realizzata dal disegnatore Francesco Corni per Bell’Italia. L’autore, scomparso nel 2020, ha lasciato uno straordinario patrimonio di disegni e tavole, che riproducono luoghi storici e monumenti italiani ed europei. Un’eredità preziosa, che da luglio è in carico alla fondazione Francesco Corni, creata dalla figlia Elisabetta. Il Santuario di Vicoforte è il primo monumento ad avviare una collaborazione con la fondazione e a ottenere i diritti di utilizzo della tavola. Elisabetta Corni, anche editrice con la “Ink Line edizioni”, è intervenuta sabato mattina a Casa Regina, portando l’originale della tavola dedicata al complesso monumentale vicese e alcune pubblicazioni. Si è trattato della prima uscita pubblica della fondazione, dalla sua creazione a luglio 2022. «La bellezza è un veicolo per il linguaggio comune, rende universali molte informazioni – ha spiegato Elisabetta Corni – La fondazione che io rappresento, al momento neonata, ha lo scopo di far uscire dai cassetti sia i disegni sia i contenuti interessanti delle tavole di Francesco, non solo merito suo ma anche delle persone che lo hanno preceduto nella storia. Siamo in connessione con una comunità che non ha tempo, con persone che non sono più qui in questo momento. Questa è una cosa che ho ricevuto da mio padre. Lui era in costante connessione con chi aveva costruito quei monumenti. Questa tavola è un mezzo per dare voce anche alla comunità, alle persone che hanno costruito il Santuario per realizzare un progetto comune, dare voce alla parte più eterna che ciascuno di noi porta dentro».
Oltre al sito, sono disponibili i nuovi canali social ufficiali, che possono rappresentare un nuovo strumento di divulgazione per il Santuario, ma anche nuovi canali di comunicazione a disposizione del pubblico.