Dal 23 al 25 novembre Torino e Vicoforte saranno le sedi di un grande convegno internazionale di studi, organizzato dall’Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici (nell’ambito di Unita Universitas Montium), in collaborazione con Airs – Associazione Internazionale per le ricerche sui Santuari. “Spazi sacri, luoghi di culto, santuari in area alpina – Persistenze e sviluppi dall’antichità all’età contemporanea” è il titolo dell’evento, che prevede un programma articolato su quattro sessioni di interventi; ben 30 studiosi parteciperanno in qualità di relatori. Dopo una prima giornata nella sede dell’ateneo torinese, i lavori si sposteranno nella sala vicese per l’intero giovedì 24 novembre e per la mattinata del 25 novembre. In entrambe le date l’inizio dei lavori è fissato per le 9.«Il convegno rientra in un progetto di ricerca biennale dell’Università degli Studi di Torino – Dipartimento Studi Storici, sviluppato con il contributo di colleghi torinesi e di altri docenti che, in Italia e in Europa, si occupano di spazi sacri, luoghi di culto, santuari – spiega il professor Paolo Cozzo, coordinatore dell’iniziativa –. Da alcuni anni l’Università di Torino partecipa al consorzio Unita (Universitas Montium) che unisce diversi atenei europei (come Savoie Mont-Blanc di Chambéry o Saragozza) legati per collocazione geografica o vocazione culturale a un territorio montano. Il nostro gruppo di lavoro aveva anche l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sul rapporto fra spazi sacri e «terre alte», che nel tempo si è rivelato fondamentale per la nascita di molti poli devozionali. Il convegno sarà l’occasione per presentare i risultati delle ricerche, mettendoli a confronto con contributi e approfondimenti di altri colleghi italiani e stranieri. Abbiamo deciso di aprire i lavori a Torino e di proseguirli a Vicoforte anche nella prospettiva (strategica per l’Università di Torino) di rinsaldare i legami con il territorio. Nella fattispecie Vicoforte, con il suo insigne Santuario e il suo “retroterra” montano, è una sede ideale per questo convegno, celebrato nella “Casa Regina Montis Regalis”, una struttura che riesce mirabilmente ad abbinare storia, bellezza e funzionalità». |